Casa Editrice
Ecra
Data di uscita
24 novembre 2023
«Le ferrovie ad “altra velocità” servono da vicino le esigenze del “locale”, del territorio, della prossimità […] e rappresentano insieme l’ossatura dell’unità nazionale, perché connettono le città ai borghi, la costa all’interno, il mare alla montagna, in un Paese sempre più “spezzato” sul piano della civiltà e della demografia tra le aree opulente e prospere e quelle depresse e abbandonate».
A cura di Antonio Polito il saggio introduttivo del 42° volume della collana fotografica “Italia della nostra gente” (foto di Luca Merisio) che ha come filo conduttore la ferrovia – che nel secondo dopoguerra rappresentò una delle spine dorsali dell’Italia del boom economico – e in particolare le linee locali, quelle ancora funzionanti, ma anche quelle divenute marginali o addirittura dismesse.
Una mobilità dolce e sostenibile, che permette conoscere il territorio in modo lento, profondo e nel rispetto dell’ambiente. Le foto di Merisio accompagnano il lettore in un tour lungo tutta la penisola, fra treni turistici (come il famoso “Trenino Rosso del Bernina”) o “abitati” da lavoratori e studenti che, quotidianamente, congiungono piccole comunità lungo tragitti immersi nel verde. Ma sono anche un tuffo nel passato fra treni storici e musei a essi dedicati, come quello di Pietrarsa, realizzato nel tratto iniziale della Napoli-Portici, prima linea ferroviaria d’Italia, inaugurata il 3 ottobre 1839. In chiusura le ferrovie dismesse, a volte abbandonate, oppure trasformate nelle cosiddette greenways, da percorrere a piedi o in bicicletta.