Casa editrice
Fabbri
Data di uscita
14 maggio 2024
Dopo aver spiegato in Le signore non parlano di soldi come anche in ambito economico le discriminazioni di genere non convengano a nessuno, Azzurra Rinaldi affronta un altro tema urgente: negoziare il proprio compenso.
Cercando di smontare i pregiudizi alla base delle disparità occupazionali e di salario tra maschi e femmine, tratteggia una situazione economica squilibrata, mai a favore delle lavoratrici. Per non parlare di lavoratrici con uno o più figli. Se, infatti, quando il maschio diventa padre, il mercato del lavoro sembra premiarlo (straordinari, bonus, promozioni), la situazione per chi è donna al contrario non migliora, anzi. Come possono, allora, le donne avviare una conversazione sui soldi e chiedere il giusto compenso, quando il loro potere contrattuale è così ridotto?
Attraverso dati, esempi, tecniche e strategie, Rinaldi offre strumenti concreti per «mettere a tacere la vocina che ci fa sempre sentire inadeguate» e scardinare lo schema che relega le donne alla passività. Ma questo libro è anche per gli uomini, perché per ribaltare la narrazione condivisa sul denaro, per fare cultura davvero, è necessario agire insieme.
«Perfino nelle nostre vite, siamo abituate a essere solo delle comparse e a cercare di non dare troppo fastidio, di non fare troppo rumore. Veniamo cresciute così. Nella maggior parte dei casi ci insegnano a stare composte, a non arrampicarci sugli alberi, a essere carine e silenziose. Insomma, sempre e comunque a prendere poco spazio (o, preferibilmente, a non prenderne affatto).»
Azzurra Rinaldi